mercoledì 17 dicembre 2008

Ripristiniamo la detrazione del 55% sugli interventi a risparmio energetico.


COMUNICATO STAMPA


Italia dei Valori:

ripristiniamo il 55% sugli interventi a risparmio energetico


Italia dei Valori lancia dalla Provincia di Milano il proprio appello al Parlamento perché vengano abrogati i provvedimenti che ridimensionano le detrazioni sul 55%. La Segreteria Provinciale del partito ha fatto propria l’iniziativa del Circolo “Città di Pioltello” di presentare nel prossimo Consiglio comunale un Ordine del Giorno che ha lo scopo di abrogare il provvedimento contenuto nel decreto Legge 185/2008 denominato “manovra anticrisi” che limita fortemente gli sgravi fiscali per gli interventi sul risparmio energetico e che ne rende molto più complesso l’ottenimento. L’iniziativa sarà estesa a tutti i Consigli comunali della Provincia di Milano in cui IdV è rappresentata.

La detrazione del 55% sugli interventi a risparmio energetico, in questi due anni in cui ha operato, si è rivelata un ottimo volano per l’economia italiana venendo utilizzata da 230mila famiglie e producendo un fatturato di oltre 3 miliardi di Euro.

Il governo per il 2008 ha posto un tetto al finanziamento di € 82,7 milioni quando, nel 2007, primo anno in cui la legge è stata in vigore, sono state richieste detrazioni per 825 milioni di Euro. Al di là della dubbia legittimità di un provvedimento che toglie retroattivamente finanziamenti a chi le spese le ha già sostenute confidando nella detrazione, rimane il fatto che saranno inevasi oltre il 90% degli interventi realizzati, lasciando molti dubbi sulla distribuzione di tali finanziamenti. Fortunatamente i dubbi sono tali che lo stesso Governo ha annunciato l’intenzione di abrogare la retroattività con un emendamento da proporsi nel corso del dibattito parlamentare.

Il problema che si presenta è il seguente: dopo questo cambio di rotta quanti saranno i cittadini che intenderanno continuare ad investire nel risparmio energetico senza il supporto della detrazione?

Italia dei Valori considera profondamente sbagliato questo tipo di provvedimento soprattutto nella fase di recessione che stiamo attraversando. I più autorevoli economisti mondiali hanno evidenziato come, proprio nelle fasi di recessione, sia necessario applicare una politica economica anticiclica investendo in scuola, ricerca ed aiuti all’impresa, proprio il contrario di quanto, in questo caso, sta attuando il Governo. Ancora una volta questo Governo attua una politica in controtendenza rispetto a quella delle economie più avanzate.

Italia dei Valori ritiene che siano almeno cinque le ottime ragioni per ripristinare la detrazione fiscale del 55% sugli interventi a risparmio energetico:

  • volano economico: in una fase di rallentamento dell’economia la detrazione consente di produrre lavoro di qualità (in regola e fatturato) e ciò determina per lo Stato maggiori entrate IVA ed IRPEF ed il mantenimento di posti di lavori nell’edilizia, settore che più di altri sta pagando lo scotto della bolla speculativa, consentendo risparmi sugli ammortizzatori sociali. L’entità delle entrate e dei risparmi futuri compensa buona parte del costo della detrazione;

  • lotta al lavoro nero: le norme per ottenere la detrazione hanno un effetto virtuoso sull’emersione del lavoro nero e sulla sicurezza nei cantieri, consapevoli di quanto importate sia per il nostro Paese la questione della sicurezza sul lavoro;

  • effetti sull’ambiente: questa è la motivazione principe della detrazione: ridurre le emissioni di CO2. È del tutto evidente che meno energia si consuma meno s’inquina;

  • effetti sulla bilancia dei pagamenti: l’Italia importa gran parte del proprio fabbisogno energetico dall’estero. Ogni riduzione di consumo energetico migliora i nostri conti con l’estero e ci rende più indipendenti e meno soggetti alle crisi internazionali;

  • rispetto del protocollo di Kyoto: i dati ci dicono che, mentre la Germania ha raggiunto con 4 anni d’anticipo il proprio obbiettivo in merito alla riduzione di CO2 nell’atmosfera, tagliando del 22,4% le proprie emissioni rispetto al 1997, anno di firma del trattato, l’Italia, che avrebbe dovuto ridurre del 6,5% le proprie emissioni, viaggia su un + 12%. Il mancato rispetto del protocollo di Kyoto non ha solo un risvolto sull’ambiente e sull’immagine del nostro Paese ma anche economico. Sull’Italia potrebbero piovere sanzioni internazionali a seguito del mancato raggiungimento degli obbiettivi.


Il nostro intento è che questo Ordine del Giorno ottenga un consenso bipartisan che consenta alla capitale economica d’Italia di lanciare un segnale forte al Parlamento in favore dell’ambiente, dell’economia e quindi dell’intero sistema Paese.


Il Circolo Italia dei Valori

“Città di Pioltello”



Nel prossimo Consiglio Comunale verrà discusso il seguente Ordine del Giorno




Detrazione del 55% sugli interventi a risparmio energetico


Premesso che

all’interno del Decreto Legge 185/2008 denominato “manovra anticrisi” è contenuto un provvedimento che limita fortemente gli sgravi fiscali per gli interventi sul risparmio energetico e ne rende molto più complesso l’ottenimento;

preso atto

  • che il Governo ha correttamente individuato tra gli interventi da effettuare per il rilancio dell’economia la necessità di aiuti al sistema imprenditoriale per frenare l’emorragia di posti di lavoro a cui stiamo andando incontro;
  • che la detrazione del 55% sugli interventi a risparmio energetico, in questi due anni in cui ha operato, si è rivelata un ottimo volano per l’economia italiana venendo utilizzata da 230mila famiglie e producendo un fatturato di oltre 3 miliardi di Euro;
  • che il Governo per il 2008 ha posto un tetto al finanziamento di € 82,7 milioni quando, nel 2007, primo anno in cui la legge è stata in vigore, sono state richieste detrazioni per 825 milioni di Euro e che le proiezioni dimostrano che oltre il 90% delle domande non avranno copertura e rimarranno quindi inevase;
  • che l’Italia è firmataria del protocollo di Kyoto dove si è impegnata a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 6,5% entro il 2.012 e che ad oggi non solo non abbiamo raggiunto tale obbiettivo ma siamo addirittura ad un + 12%;

considerato

  • che i più autorevoli economisti mondiali hanno evidenziato come, proprio nelle fasi di recessione, sia necessario applicare una politica economica anticiclica investendo in scuola, ricerca ed aiuti all’impresa;
  • che in una fase di rallentamento dell’economia la detrazione consente di produrre lavoro di qualità (in regola e fatturato) e ciò determina per lo Stato maggiori entrate IVA ed IRPEF ed il mantenimento di posti di lavori nell’edilizia, settore che più di altri sta pagando lo scotto della bolla speculativa, consentendo risparmi sugli ammortizzatori sociali;
  • che l’entità delle entrate e dei risparmi sopracitati compensa buona parte del costo della detrazione;
  • che per l’entità del fatturato prodotto gli interventi eseguiti grazie alla detrazioni del 55% possono essere considerati come una grande opera diffusa su tutto il territorio nazionale;
  • che questo strumento consente una forte partnership tra cittadino privato e Stato con l’obbiettivo di rinnovare il patrimonio edilizio italiano riducendo fortemente gli sprechi di energia e consentendo il controllo diretto dei cittadini sui costi, dimostrandosi così il più efficace e capillare strumento di federalismo;
  • che le norme per ottenere la detrazione hanno un effetto virtuoso sull’emersione del lavoro nero e sulla sicurezza nei cantieri;
  • che gli interventi detraibili hanno l’obbiettivo primario di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera a tutto vantaggio della qualità della vita delle nostre comunità;
  • che l’Italia importa gran parte del proprio fabbisogno energetico dall’estero e quindi ogni riduzione di consumo energetico si traduce in un miglioramento dei nostri conti con l’estero rendendoci oltremodo più indipendenti e meno soggetti alle crisi internazionali;
  • che il mancato rispetto del protocollo di Kyoto non ha solo un risvolto ambientalista e d’imma-gine ma anche economico e che l’Italia potrebbe essere sottoposta a sanzioni internazionali a seguito del mancato raggiungimento degli obbiettivi;

il Consiglio comunale di Pioltello

chiede al Sindaco di farsi interprete verso il Governo ed il Parlamento italiano perché vi sia un adeguamento del Decreto Legge 185/2008 in modo che siano ripristinati, nella loro interezza, gli incentivi del 55% in detrazione fiscale per gli interventi a risparmio energetico.


Pioltello, 11 dicembre 2008


Il Consigliere
Massimo Cutillo