sabato 23 maggio 2015

Giunta Carrer. Il teatrino della politica

Giunta Carrer.  Il teatrino della politica

Con la seconda bocciatura del  bilancio consuntivo cala il sipario  sulla breve storia amministrativa del centro-destra pioltellese;  per rimanere nella metafora teatrale, come diceva il grande  Edoardo, “il palcoscenico tanti lo calpestano pochi lasciano le orme”. Sicuramente nella storia amministrativa della città di Pioltello, da un punto di vista temporale, la ricorderemo come la più breve mentre  da un punto di vista  politico  la ricorderemo come un cartello elettorale  messo insieme approssimativamente per ottenere il consenso dei cittadini purtroppo senza affinità di ideali, senza una visione della città, senza progettualità e  con a capo la persona che doveva farne da garante senza una minima esperienza politico-amministrativa.
I limiti sono emersi sin dal primo Consiglio comunale, ma anziché  cercare di tenere unita la maggioranza per governare al meglio la città e superare i problemi interni , come sovente accade a chi a causa della propria cecità non e’ capace  di vedersi riflesso, ha cercato  i capri espiatori all’esterno addossando, con la connotazione propagandistica tipica del CDX , agli altri, le proprie  colpe , le proprie incapacità, i propri limiti: alla precedente amministrazione, al patto di stabilità,  all’opposizione, al governo Renzi , ecc.,  mentre si esaurivano i soggetti da colpevolizzare iniziavano ad affiorare i reali malesseri causa dell’immobilismo e della paralisi amministrativa percepiti stavolta anche all’esterno in un primo momento attraverso  i voti di astensione , assenze in Consiglio e giunta, dimissioni di un assessore, ma ancora una volta  il Sindaco pur di occultare e non far conoscere ai cittadini i veri motivi della crisi di maggioranza li  banalizzava   come una mera richiesta di poltrone. Non superati i problemi interni, la risposta  è arrivata  con il primo voto contrario  del bilancio consuntivo.
Il fallimento di questa giunta è andato in scena nell’atto finale  e cioè l’ultimo Consiglio comunale, convocato al buio senza sapere fino al momento della votazione come avrebbero  votato i suoi consiglieri , evidenziando ancora una volta la loro approssimazione e facendo chiarezza dei rapporti in essere fra le varie forze politiche, come descritti  egregiamente da un consigliere “di separati in casa dal primo giorno”. Naufragati anche i goffi e disperati tentativi  per cercare di far cambiare opinione ai quattro consiglieri di maggioranza arriva la votazione finale con la bocciatura del bilancio consuntivo  per la seconda volta , mettendo  così FINE ad una agonizzante amministrazione  e facendo calare il sipario su un mediocre spettacolo che i cittadini pioltellesi non meritano più né di subire né di vedere.
Giuseppe Gammarano
Italia dei Valori - Pioltello

                                                                     

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