Giunta Carrer. Il
teatrino della politica
Con la
seconda bocciatura del bilancio
consuntivo cala il sipario sulla breve
storia amministrativa del centro-destra pioltellese; per rimanere nella metafora teatrale, come
diceva il grande Edoardo, “il
palcoscenico tanti lo calpestano pochi lasciano le orme”. Sicuramente nella storia
amministrativa della città di Pioltello, da un punto di vista temporale, la
ricorderemo come la più breve mentre da
un punto di vista politico la ricorderemo come un cartello
elettorale messo insieme
approssimativamente per ottenere il consenso dei cittadini purtroppo senza
affinità di ideali, senza una visione della città, senza progettualità e con a capo la persona che doveva farne da
garante senza una minima esperienza politico-amministrativa.
I limiti
sono emersi sin dal primo Consiglio comunale, ma anziché cercare di tenere unita la maggioranza per
governare al meglio la città e superare i problemi interni , come sovente
accade a chi a causa della propria cecità non e’ capace di vedersi riflesso, ha cercato i capri espiatori all’esterno addossando, con
la connotazione propagandistica tipica del CDX , agli altri, le proprie colpe , le proprie incapacità, i propri
limiti: alla precedente amministrazione, al patto di stabilità, all’opposizione, al governo Renzi ,
ecc., mentre si esaurivano i soggetti da
colpevolizzare iniziavano ad affiorare i reali malesseri causa dell’immobilismo
e della paralisi amministrativa percepiti stavolta anche all’esterno in un
primo momento attraverso i voti di
astensione , assenze in Consiglio e giunta, dimissioni di un assessore, ma
ancora una volta il Sindaco pur di
occultare e non far conoscere ai cittadini i veri motivi della crisi di
maggioranza li banalizzava come una mera richiesta di poltrone. Non
superati i problemi interni, la risposta
è arrivata con il primo voto
contrario del bilancio consuntivo.
Il
fallimento di questa giunta è andato in scena nell’atto finale e cioè l’ultimo Consiglio comunale, convocato
al buio senza sapere fino al momento della votazione come avrebbero votato i suoi consiglieri , evidenziando
ancora una volta la loro approssimazione e facendo chiarezza dei rapporti in
essere fra le varie forze politiche, come descritti egregiamente da un consigliere “di separati
in casa dal primo giorno”. Naufragati anche i goffi e disperati tentativi per cercare di far cambiare opinione ai
quattro consiglieri di maggioranza arriva la votazione finale con la bocciatura
del bilancio consuntivo per la seconda
volta , mettendo così FINE ad una
agonizzante amministrazione e facendo
calare il sipario su un mediocre spettacolo che i cittadini pioltellesi non
meritano più né di subire né di vedere.
Giuseppe Gammarano
Italia
dei Valori - Pioltello