giovedì 26 febbraio 2009

Intervista esclusiva - Gazzetta della Martesana, 8 dicembre 2008

GAZZETTA DELLA MARTESANA – 8 dicembre 2008

ESCLUSIVA 

 

Dopo mesi di silenzio, l’ex vice sindaco Roberto Biolchini vuota il sacco: 

«QUESTA È UNA GIUNTA MEDIOCRE» 

Licenziato a luglio mentre era in ferie: «Ero l’unico con un minimo di esperienza».

 

Pioltello - «Questa Amministrazione comunale è riuscita, con un colpo di spugna, a cancellare la volontà popolare espressa dagli elettori due anni e mezzo fa». Parole che pesano come macigni, quelle pronunciate dall’ex vicesindaco Roberto Biolchini, estromesso dalla Giunta lo scorso 28 luglio, e da allora trincerato dietro un muro di silenzio, «perché così mi era stato imposto dal partito, allo scopo di non fomentare ulteriori polemiche». All'indomani della decisione da parte di Italia dei valori di lasciare i banchi della maggioranza per sedersi fra quelli dell’opposizione, è caduto anche il «veto» che imponeva a Biolchini una sorta di silenzio stampa. Senza bavaglio, l’ex vicesindaco (ruolo che ha ricoperto anche sotto la Giunta De Gaspari) è un fiume in piena: «Imbarcare l’assessore Rosario Berardi è stato un grosso errore - ha attaccato Biolchini - In pratica, è stato fatto un passo indietro di oltre 20 anni. Oggi, senza nessun partito di centro, si sono ricreati i presupposti per un’altra Giunta social-comunista. Il centrosinistra, in pratica, non esiste più».

Biolchini è entrato a gamba tesa sull’Amministrazione comunale: «Nei fatti ha dimostrato di non saper governare. Parlerei di “mediocrità al Governo”, nel senso che si vola bassi, non si pensa in grande. La composizione della Giunta è stata fatta in funzione di giochi di potere e non per risolvere i problemi dei cittadini».
L’ex assessore non ha ancora smaltito la delusione per una cacciata che ritiene «ingiusta e immotivata». La comunicazione è arrivata il 28 luglio, quando Biolchini si trovava in vacanza. «La cosa incredibile - ha detto amareggiato - è che qualche assessore ha messo in giro la voce che la mia estromissione fosse conseguenza del fatto di essere andato in ferie senza avvisare. Una menzogna». E allora cosa ha provocato il licenziamento? «Davo fastidio, non ero allineato con le “non decisioni” della Giunta. Questa Amministrazione, per due anni, non ha governato. Io rappresentavo l’unico partito di centro, ero la persona con più esperienza politica, avendo fatto il vice a Mario De Gaspari». Proprio la rivalità fra Antonello Concas e l’ex sindaco sarebbe alla base dell’esonero di Biolchini. «Alle elezioni Amministrative del 2006 sono stato votato da 500 elettori: nessuno ha preso più preferenze di me. Evidentemente qualcuno già mi considerava un rivale per le Comunali del 2011, e ha preferito farmi fuori subito».

Biolchini ha riavvolto il nastro e ripercorso le tappe principali dei suoi due anni da vice Concas: «Nonostante l’enorme seguito fra i cittadini, mi è stata offerta solo la delega al Commercio. Per me, che mi ero sempre occupato di Cultura, è stato un vero e proprio affronto. Nonostante ciò, ho accettato chiedendo in cambio che mi potessi occupare anche di associazioni e politiche giovanili. Ho voluto incontrare personalmente tutti i commercianti di Pioltello, che hanno lamentato uno stato di totale abbandono. Ho ricucito i rapporti e incamerato quante più informazioni possibili, cercando poi di risolvere i loro problemi. Come assessore ho costituito la consulta del Commercio, alla quale potevano partecipare rappresentanti di tutti i quartieri, e la consulta dei Giovani. L’idea della card giovani è stata mia, ma purtroppo non ho avuto il tempo per realizzarla. Oggi la card è al vaglio della Provincia: evidentemente non era un’idea così cattiva».

Biolchini ha addirittura parlato di mobbing: «Per quasi un anno non ho potuto lavorare per le politiche giovanili a causa dell’assenza di un amministrativo. Poi sono stato screditato sotto l’aspetto umano e lavorativo; ho subito tre processi di Giunta e sono stato licenziato mentre ero in ferie. Non nego i conflitti, ma se ci fosse stata chiarezza fin da subito nell’attribuzione delle deleghe, tutto il casino non sarebbe successo».


BIOLCHINI CRITICO ANCHE CON GLI ALTRI ASSESSORI: «POCA COLLABORAZIONE» «UN GRAZIE AI COMMERCIANTI E AGLI AMICI DI ITALIA DEI VALORI»

Pioltello - Roberto Biolchini ha usato il bastone per parlare della Giunta e la carota nel momento in cui si è rivolto al suo partito e a tutte le persone con cui è entrato in contatto nei due anni da vicesindaco della Giunta Concas.

«Vorrei ringraziare tutte quelle persone del territorio, lavoratori comunali, rappresentanti di enti, associazioni, commercianti, artigiani, semplici cittadini, giovani e anziani, che hanno voluto esprimermi la loro solidarietà politica, ma soprattutto umana. È stata una cosa che ho molto apprezzato e che mi ha permesso di rafforzare il convincimento di non avere nulla di cui rimproverarmi a differenza di chi ha preso la decisione di cacciarmi dall’Amministrazione comunale; un altro grazie va ai miei amici dell’Italia dei valori, sia del livello locale che provinciale. Il sindaco e i segretari dei partiti della coalizione hanno cercato in tutti i modi di dividere il nostro partito, di allettare e comprare le persone con proposte riguardanti la mia sostituzione, ma hanno sempre fatto quadrato intorno alla mia persona. Di questi tempi, in generale e soprattutto in politica, non è facile trovare persone corrette che ti sostengono fino alle estreme conseguenze (il nostro passaggio all’opposizione), a discapito di un loro possibile incarico assessorile».

Biolchini ha quindi riposto il fioretto per impugnare la spada: «Tra gli assessori non c'è mai stata coordinazione. E' successo, ad esempio, che i commercianti si lamentassero con me perché nessuno li aveva avvisati che una strada sarebbe stata chiusa al traffico per lavori. Certamente, non spettava a me una comunicazione di questo tipo. Nei due anni da assessore ho notato poca collaborazione, e questo è molto grave».



Nessun commento: